Il mondo del vino è sempre in fermento e l’uscita nel mercato dei vini dell’annata di Bordeaux è tra i momenti più attesi. Il 2020 è stato un anno particolare per molti motivi, e i vini di Bordeaux non fanno eccezione. In questo articolo, esploreremo le caratteristiche distintive dell’annata 2020 e il suo impatto sul mercato.

Bordeaux 2020

La regione di Bordeaux ha affrontato sfide straordinarie nel 2020, a causa delle condizioni meteorologiche estreme e delle restrizioni dovute alla pandemia globale. Tuttavia, i produttori hanno dimostrato la loro capacità di adattarsi e innovare, come evidente dall’eccellente qualità dei vini prodotti quest’anno.

Secondo i critici, l’annata 2020 di Bordeaux ha prodotto vini di altissima qualità, con un bilanciamento perfetto tra freschezza, concentrazione e struttura. Dopo gli assaggi, i vini del 2020 sono stati lodati per la loro eleganza, maturità e complessità aromatica. Alcuni hanno, persino, paragonato l’annata 2020 alle leggendarie annate 1982, 2000 e 2009.

Com’è andata l’annata 2020?

L’annata 2020 è stata caratterizzata da un inizio di stagione mite e piovoso, seguito da un’estate calda e asciutta che ha favorito la maturazione delle uve. Le piogge sono arrivate quando serviva senza, per fortuna, sfociare in eventi traumatici se non sporadiche grandinate. Da segnalare escursione termica notevole la sera nell’ultima fase della maturazione, cosa che ha garantito una bella freschezza.

Condizioni climatiche che hanno portato a un raccolto del 25% minore rispetto al 2019, con acini piccoli e buccia sottile, alcool potenziale contenuto rispetto alle annate precedenti e tannini importanti.

Il risultato sono vini con una notevole concentrazione di aromi e sapori, ma dove la vera sorpresa dell’annata è la capacità dei vini di mantenere questa straordinaria freschezza e vivacità, nonostante il caldo estivo.

I giudizi della critica su Bordeaux 2020

Le prime recensioni dei vini di Bordeaux 2020 in bottiglia sono state entusiastiche. Molti critici hanno elogiato la qualità e la consistenza dei vini prodotti non solo dai famosi Châteaux Premier Cru, ma anche da quelli meno noti.

Se ci addentriamo nelle zone con l’aiuto di Antonio Galloni su Vinous, scopriamo che i vini di Pauillac risultano setosi e raffinati. Mouton-Rothchild impressiona per la qualità media dei vini dello Château partendo dal mitico Mouton 2020. Ma non solo i mostri sacri impressionano, sono degni di menzione anche Pichon Baron 2020 e Château d’Armailhac.

Spostandoci a Pomerol l’accento viene posto sull’equilibrio e l’armonia citando vini molto conosciuti come Le Pin, Petrus e Vieux-Château-Certan. Ma invitando anche ad assaggiare Bourgneuf e Château Le Bon Pasteur.

Nel territorio di Saint-Julien viene fatto risaltare come iconico il Léoville Las Cases e come sorprendenti Lagrange e Talbot.

Margaux è una perla in questo 2020, dove il Grand Vin dell’omonimo Château Margaux è epico così come Palmer è incommensurabile. Anche qui propone delle chicche con Chateau Dufort-Vivens e  Château Cantenac Brown.

Nella zona di Saint-Émilion Galloni ammette di non sapere da dove partire per la qualità di vini memorabili.  Cita Château Canon e Pavie Macquin rispettivamente come epico il primo e sublime il secondo. Tra i grandi vini da Cabernet Franc cita Château Ausone e Cheval Blanc. Cita anche come il lato più rigoroso di Saint-Émilion i vini Château La Gaffeliere  e Château Larcis Ducasse. Oltre a inserire anche dei secondi vini come il Croix-Canon definito come assurdamente buono.

Spostandosi a Nord con Saint-Estèphe il giudizio ne esalta la finezza, riportando la potenza di Montrose, il classicismo di Calon-Ségur e la sensualità di Cos d’Estournel.

Per concludere arriviamo nella denominazione di Pessac-Léognan; pertendo da Pessac con Les Carmes Haut-Brion  e  Pape-Clément considerati eccezionali. Da considerare che, al momento della scrittura dell’articolo, non erano disponibili all’assaggio dei riferimenti per la zona come Haut-Brion e La Mission Haut-Brion. Spostandoci a Léognan i vini aumento di finezza con Haut-Bailly e Smith Haut-Lafitte in prima linea.

*Fonte: Vinous

Come si sta muovendo il mercato per Bordeaux 2020?

I prezzi di uscita sono generalmente più alti di quelli visti nel 2019 che hanno subito molto di più gli impatti del Covid che si sono tradotti nella cancellazione dell’En Primeur. Come analizzato in un precedente articolo sulle differenze tra Borgogna e Bordeaux, l’influenza dei punteggi dei critici sposta il mercato e di molto.

*Fonte: Live-Ex

In questo grafico appare chiara questa correlazione e la media dei punteggi dei critici sui migliori 500 vini di Bordeaux supera di poco i 94 punti di media quando i vini del 2019 si sono attestati poco sotto il 95. Occorre, per tanto, fare attenzione ai punteggi che sono nel frattempo usciti e che aiuteranno a determinare i movimenti del valore di queste bottiglie che hanno già avuto degli scatti rispetto alle annate precedenti arrivando a un aumento del 27% del prezzo nella quarta settimana dall’uscita nel mercato.

In conclusione, l’annata 2020 di Bordeaux ha dimostrato che la regione è in grado di produrre vini eccezionali anche in condizioni difficili. Nonostante le sfide imposte dal clima e dalla pandemia, i produttori di Bordeaux hanno saputo adattarsi e presentare al mondo vini di grande qualità. L’annata 2020 si preannuncia come un’ottima opportunità per gli appassionati di vino e gli investitori che cercano vini di alta qualità a prezzi accessibili. Non c’è mai stato un momento migliore per scoprire o riscoprire i vini di Bordeaux facendosi aiutare da chi ha esperienza e competenza in questo ambito e monitorando gli andamenti dei prezzi attraverso strumenti come WineValue.it.