l’Anteprima Toscana dei punteggi di Antonio Galloni è tornata e presenta alcune delle prossime uscite più entusiasmanti dell’anno, molte delle quali rappresentano vini di riferimento di importanza storica.
Il 2018 è un’annata molto intrigante in Toscana.
I vini sono splendidi per la loro purezza e sfumature, rappresentano dei pesi medi in struttura. Stilisticamente, la 2018 ricordano secondo Galloni l’annata 2004, ma con un po ‘meno ricchezza, probabilmente una combinazione del clima e dello stile di vinificazione più delicato che è così comune in questi giorni.
Per gli appassionati che acquistano Bordeaux, l’annata 2018 in Toscana 2018 e la stessa annata a Bordeaux condividono molte somiglianze con i rossi 2014 della riva sinistra e destra di Bordeaux.. I vini risultano costruiti sulla precisione lineare e sulla persistenza più che sulla dimensione o sull’opulenza.
Il tempo è stato per lo più moderato in tutte le principali denominazioni della Toscana.
Naturalmente, la Toscana è una regione vasta e le condizioni possono variare notevolmente da un luogo all’altro.
Nel 2018, la variabile più grande è stata la pioggia, che ha modellato tutti i vini , come poi ha spiegato Galloni nelle note di degustazione.
La stagione di maturazione tardiva ha prodotto vini con aromi sorprendenti, strutture di medio corpo e tannini setosi e super raffinati che li rendono una pura gioia da gustare anche all’inizio.
Finalmente vini buoni e godibili anche da giovani (aggiungo io).
Un perfetto esempio di ciò è il Masseto, che di solito è un vino molto più potente e tannico in questa fase, subito dopo l’imbottigliamento. Solaia e Sassicaia sono entrambi profondamente espressivi aromaticamente.
Tuttavia si tratta pur sempre di vini che continueranno a migliorare e potranno dare il meglio di se fra qualche anno.