Oggi leggevo qualche articolo a destra e sinistra sulle performance di Sassicaia e ho deciso di riassumervele qui in questo contenuto premium per voi abbonati.
Le 16 annate più giovani di Sassicaia, dal 1999 al 2016, hanno globalmente fatto molto bene nel 2020, cioè meglio del 2019. E questo, in un anno di covid, non è da sottovalutare.
Solo in tre casi le quotazioni del famoso vino Toscano di Bolgheri hanno subito un ridimensionamento, una è rimasta assolutamente identica a se stessa e in dodici casi è invece aumentata.
Quindi bene, anzi molto bene.
E la sorpresa cresce scoprendo che non solo non c’è stato il temuto ribasso, ma c’è stata una crescita abbastanza consistente: le 16 bottiglie di Sassicaia, che l’anno scorso valevano complessivamente 3.508€, valgono ora 4.017€. Tradotto in soldoni, l’aumento del 14,53% di cui hanno fruito è di 509€.
Per quanto riguarda invece le vecchie annate di Sassicaia (annate dal 1980 al 1998), compresa anche la mitica 1985 le quotazioni sono stabili con una discesa dello 0,28% (pari a 17€ sulla somma del valore di quelle annate)
Vittima di questo vistoso crollo di prezzo è la mitica annata di Sassicaia 1985, storicamente giudicata la migliore in assoluto, intorno alla quale è in corso da anni una speculazione volta alternativamente a gonfiarne o a sgonfiarne il prezzo. L’anno scorso, infatti, era stata quotata 1.276 euro in più che nel 2018.
Ecco qui sotto il grafico estrapolato da Liv Ex su Sassicaia 1985 che dimostra la discesa negli ultimi due anni, data da motivi esterni al Covid.
A mio parere data dal fatto che la 1985 inizia ad essere un po’ stanca come annata.
Per chi ama i Sassicaia vintage propongo di dirigersi sulla 1988, decisamente ancora molto in forma o sulla meno “famigerata” 1995, bevuta da me più volte e semplicemente spettacolare.
Un saluto a tutti voi
Emanuele