Quale è la differenza fra un imprenditore che opera nella compra vendita in vini pregiati e un investitore?
In molti mi fanno questa domanda.
Bé più o meno è la differenza che c’è fra reddito e rendita: il reddito è frutto di un lavoro quotidiano, continuo, giorno dopo giorno, dove, il guadagno è direttamente proporzionale anche al lavoro e all’impegno messo ogni giorno dall’imprenditore nel mercato; mentre la rendita finanziaria è il risultato del fatto di avere un capitale o un bene che crea risultati da solo.
Semplificando mentre il reddito è la ricchezza prodotta in un certo periodo di tempo per effetto dell’attività lavorativa svolta da un soggetto, la rendita é una ricchezza prodotta da un soggetto senza che questi svolga una particolare attività lavorativa.
Nel mondo dei vini pregiati da investimento la differenza fra chi acquista per investire nel vino e un imprenditore è la medesima.
L’imprenditore (enotecario, distributore, wine-merchant ecc..) è quel soggetto che tutti i giorni compra e vende vini pregiati per farne un guadagno quotidiano, mensile, annuale con il quale porta avanti la sua impresa e cerca di farla crescere, l‘investitore in vini pregiati compra una o più casse di vino da investimento, che nel corso degli anni potrebbero salire di prezzo e se i risultati saranno buoni allora raccoglierà i frutti della vendita e avrà un guadagno. Non mette un lavoro quotidiano sul piatto perché ha già un suo lavoro su cui impegnarsi.
Può tenersi informato, magari grazie all’aiuto di una piattaforma come Wine Value, che aiuta a tener traccia del valore vini del proprio paniere, ma non c’è una operatività quotidiana e se ci fosse passerebbe immediatamente nella categoria dell’imprenditore.
Anche la stessa non tassazione del capital gain degli investimenti in vino presuppone una non “professionalità”, al contrario chi fa operazioni costanti di compra vendita durante l’anno è costretto ad aprire una partita iva e a pagare le tasse, visto che i guadagni rientrerebbero a tutti gli effetti all’interno di un reddito di lavoro e se non lo facesse sarebbe all’interno del cosi detto “lavoro nero” e starebbe facendo concorrenza sleale a chi compra e vende vino tutti i giorni pagando le tasse.
Chi vorrebbe comprare oggi a prezzi che permettono di rivendere pochi giorni dopo e con quel guadagno ricomprare altri vini e cosi via…è un imprenditore e non un investitore.
Credo questo articolo possa tornare utile a molti per fare chiarezza.