Domaine de la Romanée Conti 2020 – L’intervista di Neal Martin a Bertrand de Villaine.
Neal Martin è un critico enologico e autore con sede nel Regno Unito. Per Vinous recensisce i vini di Bordeaux, Borgogna, Sud Africa e Nuova Zelanda. Nel 2012, Martin ha scritto il pluripremiato libro Pomerol, ampiamente riconosciuto come il libro definitivo su una delle denominazioni meno conosciute di Bordeaux.
Per chi, invece, non lo conoscesse, Bertrand de Villaine è il nipote del leggendario Aubert de Villaine, rimasto a capo del domaine dal 1974.
Ora che Aubert de Villaine è in pensione, sta consegnando la sua quota a suo nipote Bertrand, subentrato ufficialmente nel dicembre 2021. Bertrand, tuttavia, assiste lo zio da molto tempo, motivo per cui l’apprendistato non è solo in cantina. Questa posizione non può essere ottenuta se non con decisione diretta della famiglia.
Bertrand de Villaine spiega come il team del Domaine sta adattando e investendo nella loro produzione vinicola, in particolare le loro pratiche viticole, alla luce del riscaldamento globale, o meglio di ciò che de Villaine vede in modo più accurato come i “selvaggi” alti e bassi climatici che devono essere previsti. Questo include la potatura tardiva che inizia a febbraio invece di dicembre per ritardare lo sviluppo delle viti e ridurre i potenziali danni da gelo, mantenendo due “baguette” o canne con più gemme fino a metà maggio una volta che il rischio di gelate è passato.
Stanno inoltre introducendo turbine eoliche e utilizzando riscaldatori a pellet di legno più ecologici rispetto ai tradizionali bruciatori di cera, anche se avverte che non saranno soluzioni definitive. Stanno monitorando i loro effetti sulle temperature per valutarne l’efficienza.
De Villaine è deciso nel dichiarare che l’installazione di fili elettrici che attraversano i vigneti non è qualcosa che può contemplare, osservando: “Puoi immaginare cosa penseranno le future generazioni quando vedranno fili attraverso questi vigneti storici?“.
La vendemmia 2020
Il principale fattore sottostante riguardo alla vendemmia del 2020 è stata la pioggia invernale, che ha permesso alle viti di concentrare la loro energia nella maturazione del frutto invece di indirizzarla nella creazione di più fogliame. De Villaine crede che le viti abbiano una memoria che permette loro di ricordare le precedenti estati calde e di rispondere di conseguenza.
Le viti a media pendenza si sono comportate meglio di quelle in cima o in fondo. L’età della vite è un altro fattore; quelle più vecchie sono naturalmente meno produttive e producono frutti più concentrati. Questo è stato notato nei settori superiori di La Tâche dove si trovano quelle più antiche.
Per quanto riguarda la vendemmia del 2020, de Villaine dice che il domaine ha utilizzato il 90-100% di grappoli interi. “Significa che il pH è più alto, ma usiamo i raspi da molti anni”, dice. “Li usiamo sempre di più perché la qualità delle bacche ci dà questa opportunità. Oggi stiamo pensando alla maturità fenolica modificando il modo di raccogliere l’uva. Usiamo unità refrigerate per conservare a temperature più basse e raccogliamo dalle sei del mattino alle due del pomeriggio”.
L’uso di unità refrigerate è cruciale quando si considera che gran parte delle viti del domaine si raggruppano intorno all’ambito Vosne, che occupa orientamenti e altitudini simili, il che significa che le date di raccolta ottimali tendono ad essere più vicine. Pertanto, per programmare la raccolta in modo da ottenere un flusso costante e gestibile, è importante conservare temporaneamente il raccolto. Interessante è il fatto che non solo la maturazione si è accelerata, ma i vini sono pronti per essere imbottigliati prima, il che richiede élevages più brevi.
Infine de Villaine informa che il 2020 è stata una raccolta normale in quantità (1.530 casse rispetto alle sole 506 casse del 2019, triplicate rispetto all’anno precedente). Ciò ha comportato che il 2019 avesse una maggiore concentrazione, sebbene abbia notato una maggiore tipicità nel 2020, soprattutto in termini di texture o di ciò che i francesi chiamano “gras”.
Analisi e considerazioni
In generale, i vini in bottiglia corrispondono alle valutazioni fatte in botte. La buona notizia è che i volumi sono maggiori nel 2020 rispetto al 2019. Tuttavia, pensiamo che le leggi della macroeconomia che prevedono una diminuzione dei prezzi con l’aumento dell’offerta non si applicheranno per questa specifica annata. Specie se diamo una rapida occhiata ai punteggi espressi da Neal Martin x Vinous e William Kelley x Wine Advocate.
Neal Martin – Vinous
William Kelley – Wine Advocate
Domaine de La Romanée Conti 2020. Il confronto
Ora andiamo ad analizzare come l’annata precedente, con punteggi simili, ha performato fino ad ora. Nello specifico il focus sarà incentrato su i due migliori Vini del Domaine: Romanée-Conti Grand Cru e La Tâche
Confronto Punteggi 2019 – 2020
VS
Per quanto riguarda Vinous non ci sono dubbi, due annate straordinarie, punteggi identici per la 2019 e la 2020. Ora vediamo invece Robert Parker e la sua rivista Wine Advocate come hanno recensito le due annate.
VS
Come possiamo vedere anche per Robert Parker le due annate sono eccezionali e si differenziano solo per un + per La Tâche 2019. Per concludere la nostra analisi andiamo a vedere sul nostro Winevalue come l’annata 2019 ha performato fino ad oggi, per capire come questi due grandi vini con i rispettivi punteggi sopra menzionati, si sono imposti sul mercato.
Concludiamo dicendo che ovviamente non abbiamo la sfera di cristallo e non possiamo essere certi che l’annata 2020, avendo ricevuto praticamente gli stessi punteggi della 2019, performerà nello stesso modo. Noi ci limitiamo a “raccontare” i dati analizzandoli e mettendoli a confronto così da poter avere una panoramica più completa possibile.
Certo, siamo in una fase di mercato che oscilla tra alti e bassi e ancora troppi pochi scambi sull’asse UK-Asia. Questa “glaciazione” di mercato ha portato come conseguenza naturale l’inizio della diminuzione dei prezzi dei vini della Borgogna, anche nella fascia alta, sarà interessante vedere come, o se, questo influirà sul mercato di DRC.
Essere il produttore più illustre ti permette di essere meno esposto alle fluttuazioni, ma non completamente immune. Le mode cambiano. Le persone cambiano. Il mondo è appena riconoscibile rispetto al tempo passato, tuttavia La Tâche è ancora La Tâche, Romanée-Conti è ancora Romanée-Conti e l’apprezzamento di tali vini non è cambiato.
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