Nell’ambito della nostra serie che analizza il mercato dei vini pregiati nella prima metà dell’anno oggi diamo uno sguardo alla forma del mercato: il commercio (per valore) che ogni regione vitivinicola ha stimolato.
Cosi come negli ultimi anni, la quota di mercato di Bordeaux ha continuato a diminuire – finora quest’anno si attesta al 45,8%. Negli ultimi dieci anni si è più che dimezzato: nel 2010 Bordeaux rappresentava il 95,7% di tutti gli scambi.
La Borgogna, che per lungo tempo è stata il principale beneficiario del declino di Bordeaux, è in costante calo anche nel 2020 e ora rappresenta il 16,4% di tutti gli scambi, in calo rispetto alla media del 20% dell’anno scorso.
In parte aiutato dall’esenzione dei dazi statunitensi, ma forse per il merito del migliore rapporto qualità prezzo (in particolare attorno alle apprezzate campagne del Brunello ’15 e Barolo ’16) , la quota dell’Italia è aumentata da una media dell’8,8% (2019) al 14,7%.
Anche la categoria Resto del mondo, guidata dagli Stati Uniti (5,6%), dall’Australia (1,6%) e dalla Spagna (1,3%), ha registrato un notevole aumento delle attività, con la sua quota finora salita dal 5,2% all’11,2% quest’anno .
Lo Champagne ha mantenuto il suo livello del 2019 appena al di sotto del 9% e il Rodano al 3%