Tra il 2018 e il 2021 il numero dei vini italiani scambiati su Liv-ex è più che triplicato e anche a livello internazionale continua l’aumento delle etichette scambiate.
A tre mesi dal 2022, il numero è a metà del livello record raggiunto lo scorso anno. Crescita esponenziale.
Gran parte di questo allargamento è arrivato da regioni non tipicamente associate al mercato secondario italiano, che da tempo ruota attorno alla Toscana e al Piemonte. Veneto e Abruzzo sono state le regioni leader, con rispettivamente il 49,7% e il 34,2% della quota commerciale residua.
I vini italiani più quotati al di fuori di Toscana e Piemonte possono essere visti nella tabella seguente. Valentini Trebianno d’Abruzzo 2017, è in cima alla lista.
Tutta la tabella di Liv ex dimostra che Valentini, Dal Forno e Quintarelli sono ai primi posti.
Secondo le nostre statistiche anche Miani, Emidio Pepe, Foradori sono molto forti e in ascesa continua.
Mentre i vini veneti e abruzzesi sono tra i primi dieci, c’è un mercato in sviluppo per Puglia, Campania, Calabria, Trentino Alto Adige, Vigneti delle Dolomiti e altro ancora. Gli acquirenti che cercano la diversità di stili e valore hanno molto da scegliere.
Ecco qualche grafico e dato dal nostro wine-value.
Vedremo nei prossimi mesi come si evolveranno questi vini e quale nuove etichette di vini Italiani entreranno sotto il radar dei grandi collezionisti e investitori.
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