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Vendite en primeur di Bordeaux 2022: un’annata promettente per gli investitori

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Le vendite en primeur di Bordeaux rappresentano uno degli eventi più attesi nel mondo del vino. L’annata 2022 non fa eccezione, e le prime indicazioni suggeriscono che potrebbe essere un’ottima annata per gli investitori. In questo articolo, analizzeremo le aspettative, i punteggi e le tendenze che circondano le vendite en primeur di Bordeaux 2022.

 

Ottimismo a Bordeaux per le vendite en primeur

L’annata 2022 sembra promettere bene per i vini di Bordeaux, nonostante la siccità record e il caldo. Alcuni hanno paragonato la 2022 alla 2003, ma secondo Galloni su Vinous, in una bell’analisi dell’annata, spiega i motivi per cui non si possono affiancare le due annate. Parte dalla considerazione che il caldo e la siccità sono stati costanti e non degli sventi improvvisi e shoccanti. La fine della stagione è stata caratterizzata da notti fresche che preservano la freschezza del vino. Gli enologi e i direttori di cantina sono ormai molto più abituati a gestire annate calde e secche, assieme al fatto che la tecnologia ha fatto dei passi da gigante in 20 anni, dando la possibilità di prendere decisioni più velocemente e più semplicemente che nel passato.

 

Com’è andata l’annata 2022?

La siccità si è presentata da inizio anno come una questione da affrontare lasciando che la vite mettesse in campo da sé tutte le risorse per affrontare il periodo. Il lavoro in vigna è stato quello di facilitare questo processo lavorando molto sulla copertura vegetale e non toccando le foglie per garantire una copertura dal sole. Una piccola gelata ad aprile non ha creato troppi danni, così come una grandinata in giugno nella zona di Médoc. Un po’ di sollievo è arrivato dalla pioggia di giugno. La vendemmia è stata molto precoce con i primi grappoli di uva bianca raccolti a metà agosto e settembre per l’uva per i rossi. Un raccolto che qualitativamente si è presentato come eccellente, ma con rese inferiori del 15-20% rispetto alla media, il che dovrebbe tradursi in vini concentrati.

Il lavoro in cantina ormai è cambiato anche a Bordeaux, fermentazioni gentili con un contatto con le bucce ridotto in termini di tempo con controllo della temperatura. Si lavora sull’estrazione e sulla finezza per portare profondità nei vini e freschezza.

 

L’importanza dell’equilibrio

Il lavoro in vigna e in cantina è stato riconosciuto negli assaggi dei critici dalle botti, dove i vini sono l’aspettativa era di trovare i vini opulenti delle annate calde e dove, invece, ci si è trovati di fronte a vini con intensità olfattiva e profondità gustativa bilanciati da una bella freschezza e finezza quasi magiche. Una questione di equilibrio, insomma, tra i vari elementi che compongono il vino, come l’acidità, la struttura tannica, l’alcol e la maturità delle uve. Chiaramente, ci sono alcune eccezioni in cui l’equilibrio è meno evidente, soprattutto nei bianchi e nei Sauterns, ma, in generale, i vini di Bordeaux 2022 hanno delle ottime prospettive che fanno ricordare la 2020 (per approfondimenti vi riportiamo un articolo dedicato all’usciata dei vini dell’annata 2020 nel mercato che potete trovare qui).

 

I punteggi di Bordeaux 2022

I punteggi attribuiti dai critici influenti sono, per Bordeaux, un fattore determinante nella percezione della qualità di un’annata e nel suo potenziale di investimento, più che per la Borgogna (anche qui, un approfondimento per capire le differenze). Per l’annata 2022, i primi punteggi rilasciati dai critici importanti mostrano un’annata promettente e ciascuno premia i propri vincitori.

Per William Kelley che segue la zona di Bordeaux per Robert Parker i rossi sono superbi e i bianchi meno ispiranti per via delle alte temperature e della difficoltà nel mantenere alto il PH in vinificazione. I vini che rasentano la perfezione sono 3 da Saint-Émilion con Château Canon in testa, seguito da Château Figeac e Château Troplong Mandot. Lo Château Les Charmes Haut-Brion si trova a rappresentare Pessac-Leognan, Château Montrose per Saint-Estèphe, Château Leoville Las Cases da Saint-Julien e Château La Conseillante da Pomerol. Chiude l’elenco dei vini perfetti con Château Latour che non è, però, disponibile en primeur.

Anche Galloni su Vinous premia principalmente Saint-Émilion con Château La Gaffelière, Château Cheval Blanc e Château Beau-Séjour Bécot, vini con un apporto significativo dal Cabernet Franc. Mette, però, al primo posto Château Leoville Las Cases seguito da Vieux Château Certan che considera un moderno classico di Pomerol.

 

Cosa aspettarsi dalle vendite en primeur di Bordeaux 2022

Le vendite en primeur di Bordeaux 2022 offrono un’opportunità interessante per gli investitori e gli appassionati di vino. Tuttavia, per avere successo negli investimenti en primeur, è importante considerare fattori chiave. Bisogna avere consapevolezza delle tendenze di mercato e non solo seguire i punteggi dei critici o la reputazione della cantina e e la loro capacità di produrre vini di qualità costante nel tempo. Prima di tutto, è fondamentale informarsi sulle tendenze del mercato, sui punteggi dei critici e sulle caratteristiche specifiche dell’annata. Inoltre, è importante valutare attentamente la reputazione delle cantine e la loro capacità di produrre vini di qualità costante nel tempo.

Nella zona di Bordeaux le vendite en primeur sono influenzate da diversi fattori macro e micro sui quali vale la pena fare un breve approfondimento.

Sul fronte macro, la situazione economica globale e la disponibilità di capitali influenzano la domanda e l’offerta di vino. Il contesto politico e commerciale tra la Cina, gli Stati Uniti e l’Unione Europea, l’onda lunga del Covid e la guerra in Urkraina condizionano i movimenti di capitale. Così come l’inflazione ha un ruolo nella crescita dei prezzi.

Sul fronte micro la qualità dell’annata, la reputazione delle cantine e le scelte dei consumatori giocano un ruolo importante nel determinare il valore dei vini en primeur. Ma la parte più trainante nel rialzo è data da una produzione di un quinto della media degli ultimi 10 anni che hanno avuto come riflesso delle scelte commerciali come la non produzione di determinati vino come nel caso dello Château Cheval Blanc che ha deciso di non produrre il Petit Cheval per destinare tutto il Merlot al vino di punta dell’azienda.

 

Conclusioni su Bordeaux 2022

Le vendite en primeur di Bordeaux 2022 rappresentano un’opportunità interessante per gli investitori e gli appassionati di vino. L’annata promette qualità e potenziale di investimento, grazie ai punteggi elevati assegnati dai critici e all’equilibrio dei vini stessi.

Tuttavia, è fondamentale tenere d’occhio le tendenze del mercato e i fattori micro e macro che possono modificare i valori di riferimento. Per tanto è cruciale valutare attentamente se il prezzo richiesto per un determinato vino riflette il suo reale valore e il suo potenziale di investimento a lungo termine. Il Wine Value è lo strumento adatto a questo scopo, soprattutto con le informazioni fondamentali dell’Abbonamento Gold sul calcolo del prezzo di acquisto ottimale e sull’indice di liquidità

Infine, la diversificazione del portafoglio di investimenti è sempre una buona strategia per gestire i rischi associati a qualsiasi tipo di investimento, incluso quello nel vino. Farsi aiutare da esperti può essere un passo decisivo nel momento in cui si abbia intenzione di investire una cifra che inizia a essere importante e, per la quale, ci si potrebbe trovare in difficoltà a prendere le giuste decisioni strategiche in termini di rischio, per informazioni contattaci!

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